La corporeità di un'immagine impressa sopra un supporto fisico, tattile, visibile, pigmentato, oleoso, argenteo, chimico proviene dal dominio del nostro cervello che a partire dagli occhi interpreta quello che il sole scopre.
Il sole naturale o un sole artificiale scopre, o meglio, fa scoprire quello che ci sta attorno e solo dopo possiamo dargli un nome, una storia, lo possiamo rappresentare nella memoria del sogno, nella nostra mente e anche in altri materiali più corporei, tattili. Ma rappresentare è anche re-inventare, re-interpretare: il cervello interpreta le lunghezze d'onda della luce infiltrata dentro gli occhi e re-interpreta quella luce in un sua assenza.